La Gastronomia…
Da noi l’antica tradizione culinaria monferrina è viva e vegeta e propone da sempre le ricette storiche monferrine senza però dimenticare alcuni pezzi forti del Piemonte e del resto d’Italia.
In cucina la regola della brava cuoca (cusinera) Cristiana è genuinità e tradizione. Per garantire qualità e rintracciabilità del prodotto finito, Cristiana ha imposto di scegliere ed acquistare le materie prime, dove possibile e disponibili, presso i produttori e rivenditori del territorio: con Lei dietro ai fornelli ogni piatto diventa di facile fattura e grandioso risultato.
Gli antipasti tipici del territorio monferrino vengono proposti sia in chiave tradizionale che anche in veste più moderna. Per fare alcuni esempi, oltre ai classici, ci sono gli straordinari poron an bagna caoda (peperoni in bagna caoda), gli storici friciolin verd (frittelle verdi), il tradizionale antipasto misto di verdure alla contadina, le caratteristiche verdure ripiene, la poverissima polenta rostìa (polenta arrostita), le stuzzicose ancioi al verd (acciughe al verde), la famosa lingua di vitello al bagnёt verd (bagnetto verde), al lumaghi comodaj (le lumache in umido), il vitel toné (rotondino di vitello in salsa tonnata), tutte le cosiddette insalate senza foglia (capricciosa, russa, di funghi, di trippa fredda, di fagioli e cipolle, ecc…), più tutte le ricette che di volta in volta riusciamo a riproporre e non trascuriamo neppure, come detto, piatti tipicamente italiani come l’insalata di mare, l’insalata di polpo e quanto la fantasia della cusinera abbia pianificato di proporre.
Per quello che riguarda i primi, antiche zuppe fumanti di ceci e frumenti si accompagnano a traboccanti paste al forno (anche dette lasagne: in molti posti del Monferrato per lasagne si intendono anche gli agnolotti), cannelloni ripieni che d’estate si danno il cambio con ricche insalate di riso; gli altri primi sono rappresentati dalle paste fresche, dai gnocchi e dalle paste fresche ripiene che però vengono vendute crude; sono proposti molti sughi che vanno dai ragù, ai sughi di pomodoro, ai sughi d’arrosto, al pesto, e molti altri.
E’ sopratutto nei secondi che l’arte culinaria monferrina proposta da Cristiana eccelle rispetto a molte altre. I pezzi forti sono tanti e qui ne ricordiamo solo alcuni quali le carni rosse proposte in arrosto, in rolata, comodaij (in umido), come spezzatini, in roast beef; abbiamo il coniglio arrosto o al forno proposto con innumerevoli contorni, l’agnello ed il capretto, la levra al sivé (lepre al civet), le rane in umido, animali da piuma fatti un po’ “in tutte le salse”, i ciccioli, la trippa in umido, la storica finansiera (finanziera), la poronà (peperonata), il brusch (carpione) dentro il quale immergiamo il capitone, l’anguilla, le bistecche di vitello, maiale, tacchino e pollo, pesce e verdura (ovviamente non tutto assieme); abbiamo anche un meraviglioso baccalà in umido e la selvaggina stufata come il cinghiale, il cervo e il capriolo.
I secondi sono sempre accompagnati da contorni e da salse: per i contorni abbiamo tutto il campionario rappresentato dalle verdure alle patate ai funghi; per le salse proponiamo l’intramontabile bagna caoda, il bagnёt verd, il bagnёt ros, la bruschetta, la salsa del vitel toné, la salsa dal diao (del diavolo), la snёvra (senape artigianale) e molto, molto altro.
Non collocabile in nessuna categoria perché piatto a se stante è invece la tradizionalissima polenta, piatto unico ed intramontabile di noi fedelissimi polentoni, fatta ovviamente alla moda monferrina e con l’accostamento più tipico, il merluzzo, per fare polenta e merluss.
Per i dolci citiamo sopratutto il piemontesissimo bonet (non ha traduzione realistica in italiano), il creme caramel, il tiramisù, le panne cotte, le pesche ripiene al forno e le crostate della contadina.
Il repertorio è comunque stagionale e si arricchisce sempre di nuovi piatti, ma attenzione, per ovvie ragioni il repertorio descritto non potrà essere proposto sempre e tutto assieme.
